Trieste is Rock presenta: CHEAP WINE live al Tetris il 5 marzo 2010!!!
Finalmente! Dopo più di due anni di tentativi mai andati a buon fine per i più disparati motivi, questa è la volta buona!
Cheap Wine arrivano a Trieste venerdi 5 marzo. Si esibiranno al Tetris di via della Rotonda, 3.
Dopo tanta attesa verremo ripagati alla grande, è infatti uscito da pochi mesi il nuovo album “Spirits” e la band arriverà a Trieste per promuoverlo sull’onda crescente di recensioni entusiaste da parte della stampa specializzata. Sarà un occasione unica per vedere all’opera una delle migliori rock band del panorama italiano e soprattutto per ascoltare dal vivo il loro miglior lavoro in assoluto.
“Spirits” è infatti a nostro avviso l’album della loro piena maturità musicale e compositiva, hanno dato una svolta rispetto a tutta la loro produzione precedente con risultati esaltanti. Dal rock elettrico a tratti psichedelico dei lavori precedenti (tra tutti il precedente Freak Show), sono passati ad atmosfere acustiche, notturne, a tratti jazzistiche, spesso bluesy con ballate cupe e sognanti in cui la voce di Marco Diamantini trova l’equilibrio e l’espressività migliore.
La chitarra acustica di Michele Diamantini fa da padrona di casa in tutti i pezzi, con sonorità limpide e cristalline che da sole valgono l’acquisto del CD. Alessandro “fruscio” Grazioli al basso ed il nuovo acquisto Alan Giannini alla batteria creano un tappeto sonoro avvolgente e mai scontato.
Dal vivo vi possiamo garantire che daranno ampio spazio anche alle loro proverbiali cavalcate elettriche dove la slide di Michele Diamantini vi lascerà senza fiato. Green On Red e Dream Syndicate rimangono pur sempre i loro riferimenti naturali.
Venerdi 5 marzo al Tetris, Trieste per una notte sarà assolutamente Rock!!
Sarà anche l’occasione per incontrarci e presentarvi le prossime iniziative della nostra Associazione.
Vi aspettiamo!
Biografia
I Cheap Wine sono un gruppo rock italiano di Pesaro. Prendono il nome dall’omonima canzone dei Green on Red presente su Gravity Talks. Si ispirano da un lato ai songwriters rock (Neil Young, Bob Dylan) e dall’altro alla scena eighties del Paisley Underground con venature di classico rock & roll alla Black Crowes. Dopo alcuni anni di attività nei locali underground pubblicano il mini-album Pictures nel 1997, per la Toast. Steve Wynn leader dei Dream Syndicate ne elogia l’esordio.
L’anno seguente per rimanere indipendente sulla scelta dei suoni e dei testi il gruppo sceglie di autoprodursi con l’aiuto di Alessandro Castriota [1]. Realizza quindi il primo album A better place, il disco è composto da tutti brani originali escluso la cover di “Cheap Wine” e, su precisa volontà del gruppo, tutti i brani sono cantati in inglese; la strada sarà seguita anche per tutti i successivi dischi. L’album viene apprezzato dalla critica di settore sia italiana che internazionale tanto che il gruppo viene invitato alla trasmissione Help di Red Ronnie.
Nel 2000 esce Ruby Shade contiene solo brani originali e da cui viene tratto il videoclip “Dead City” interpretato dall’attore Giampiero Ingrassia. Partecipano ad Help con uno special di 45 minuti. Nel 2002 è la volta di Crime Stories, concept album sul crimine, anch’esso composto solo da brani originali ed è corredato da un booklet con illustrazioni di Francesco Zanotti. Viene nominato tra i migliori 15 dischi italiani dell’anno dalla rivista specializzata Il Mucchio Selvaggio. Nel 2004 esce Moving, qui il tema è il viaggio. Vi è presente la cover di “One more cup of coffee” di Bob Dylan, apprezzata anche oltreoceano. Nel 2007 pubblicano Freak Show, disco più energetico e viscerale dei precedenti.
Il 2008 si interrompe l’attività live a seguito dell’uscita dal gruppo di Francesco Zanotti che viene sostituito da Alan Giannini.
Nel 2009 esce il DVD live “Just Like Bob Dylan’s Blues” registrato al teatro Brabante di Urbania nel 2003. In estate suonano alcuni brani al Rolling Stone di Milano alla presentazione del nuovo disco di Bruce Springsteen “Working on a Dream”. Nel settembre viene pubblicato un nuovo disco Spirits, 11 brani di cui due cover “Pancho & Lefty” di Townes Van Zandt e “Man In The Long Black Coat” di Dylan e uno strumentale ‘Alice’, da segnalare “La buveuse” dedicato al pittore Toulouse Lautrec.
Formazione
* Marco Diamantini – chitarra, voce, armonica
* Michele Diamantini – chitarra elettrica e chitarra acustica
* Alessandro “Fruscio” Grazioli – basso
* Alan Giannini – batteria (dal 2008)
* Francesco “Zano” Zanotti – batteria (1996 – 2008)
Discografia
* 1997 – Pictures (EP)
* 1998 – A better place
* 2000 – Ruby Shade
* 2002 – Crime Stories
* 2004 – Moving
* 2007 – Freak Show
* 2009 – Spirits